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Artisti Med tuti 500

Foto von links nach rechts: Mirella Zamuner, Giuditta Petrini, Silvana Salinaro, Silvia Ehrenreich, Andrea Calabro, Giovanna Giaquinta, Antonella Sidoti, Gina Scardino, Umberto Maglione, Martina Iacono, Roswitha Schablauer.

 

Nach 2015 + 2016 zeigt der Kunstraum in den Ringstrassen Galerien, 1010 Wien, im Mai 2019 die dritte Ausstellung in Kooperation mit der Galerie XArte The Principina aus Castroreale (Italien): Artisti MED in Tour

 

Vernissage: Montag, 6. Mai 2019 um 18:00 Uhr

Zur Eröffnung spricht Mirella Zamuner

Folgende Künstler und Künstlerinnen aus Italien nehmen teil: Adriana Mallano, Andrea Calabrò, Anna Mirone, Antonella Sidoti, Cetty Midolo, Elvira Sirio, Francesco Brigandì, Gina Scardino, Giovanni Pace, Giuditta Petrini, Giovanna Giaquinta, Lucia Caccamo, Luigi Messina, Mariagrazia Cassibba, Aurora Manzella, Martina Iacono, Silvana Salinaro, Umberto Maglione

Aus Österreich sind mit dabei: Roswitha Schablauer und Silvia Ehrenreich

 

Dauer der Ausstellung: bis inklusive Samstag, 25. Mai 2019

Siehe auch MedienBerichte: 13.5.2019 meinbezirk.at + 14.5.2019 Zeit im Blick

Video von Cetty Midolo auf youtube.com

 

Weitere Events während der Ausstellung: 

10. Mai 2019 um 19:00 Uhr: Lesung des Kulturvereins "Alexander Moisiu"

14. Mai 2019 um 18:30 Uhr, Tante Jolesch lässt Grüßen

16. Mai 2019,  „Nemnogo Nervno“, eine ukrainische Dream-Folk Band mit eigenen Liedern und Kompositionen

22. Mai 2019, die Österreichische Gesellschaft für Kunst und Medizin (ÖGKM) lädt unter dem Titel „Transformed – Verwandelt“ zu einer einmaligen Performance um zu zeigen, wie zu Bildern Musik entsteht und umgekehrt, Musik aus Bildern.

24. Mai 2019 Am vorletzten Tag der Ausstellung Artisti Med spielt das Ohne Grenzen Orchester (OGO) eine eigenwillige Mischung aus japanischer Musik, Klassik und skandinavischer Volksmusik.

 

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ArtistiMed Roswitha Schablauer 5000

 

Organisation: Arch. Andrea Calabrò, Galleria Xarte La Principina - Via Collegio Normale, 1 - 98053 Castroreale (ME) mit Unterstützung von Roswitha Schablauer

 

Oggetto : Mostra d’Arte Contemporanea

Il mese scorso è stato formalizzato con Mag. Hubert Thurnhofer, Direttore Artistico della Galleria Der Kunstraum, la terza edizione “Artisti MED In Tour” in Vienna 2019, Esposizione d’Arte Contemporanea, organizzata dal sottoscritto, quale Direttore Artistico dall’Associazione Culturale Italiana Xarte La Principina, di Castroreale (ME).

Visti i risultati ottenuti nella precedente Edizione, concretizzatasi soprattutto grazie all’ottimo interesse e accoglienza del pubblico viennese e dalla collaborazione dell’Artista Roswitha Schablauer, Maestro di pregevole valore e contenuto artistico, ho ritenuto opportuno ancora una volta riproporre nel capoluogo austriaco la terza edizione che sarà inaugurata a Vienna il 6 maggio 2019 presso la galleria d’Arte Kunstraum, in Karntnerring 11-13/144 A – 1010 .

Il progetto “Artisti MED in Tour” nato nel 2014, ha come obiettivo quello di promuovere l’arte italiana e dunque di sponsorizzare Artisti già noti in Italia e giovani emergenti, volti alla ricerca di visibilità e di scambi culturali con Artisti internazionali e di differente cultura artistica. Nelle diverse tappe si è costituito sempre più un vero e proprio collettivo di artisti che di volta in volta si arricchisce di creativi estremamente interessanti con un ventaglio molto ampio di proposte che spaziando dal figurativo all’astratto, al paesaggio, all’onirico, all’Informale fino a giungere alla scultura, alla fotografia e alla moda. Anche in questa edizione, saranno esposte opere inedite, portatori di contenuti, sentimenti e indicatori di condizioni umane del nostro tempo.

Anche in questa edizione, l’esposizione è stata affidata alla cura della Galleria KUNSTRAUM di Mag. Hubert Thurnhofer raggiungibile in Karntnerring 11-13/144 A in Vienna e sarà aperta al pubblico dal 6 al 25 maggio 2019. 

Artisti Vienna 2019

Roswitha Schablauer

- Artista (Vienna Pestalozzistr. 5, 8605 Kapfenberg, AUSTRIA -

http://www.roswitha-schablauer.at

Roswitha Schablauer prefers to work with specific mixing techniques: acrylics, graphit, sand, spray paint and other important elements.Live experience is an essential resource of her creative artwork. With much passion and enthusiasm she is painting landscapes, towns, flowers, moods – in strong and vivid colours. She moved from objective to abstract, where she sees her current focus. In more than 50 exhibitions she presented her artwork in various galleries in Austria, Italy and Germany. 2009 Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea Firenze, 2011 and 2012 ART Fair Innsbruck/Austria, 2013 ARTE Genova, 2014 Giorni d’Arte Carrara, 2013 an 2014 ARTE Padova. She lives and works in Kapfenberg and Vienna.

Roswitha Schablauer nasce a Bruck an der Mur in Austria. Durante la sua carriera di insegnante al Bundeshandelsakademie Bruck / Mur, si è dedicata intensamente alle arti visive, sperimentando sempre tecniche diverse e di preziosa originalità; L'amore per il colore ha sempre caratterizzato le sue opere, specialmente "nel suo grande formato di dipinti astratti, dove imprimendo applicazioni differenziate in acquerello, acrilico e pittura ad olio, tecnica a spatola e mista, vibranti toni rossi brillanti applicati con molta attenzione, è sempre riescita ad ottenere un risultato di forte impatto visivo e di grande emozione "(Citazione: Ursula Pfeiffer, gallerista). Nelle opere di Roswitha Schablauer si coglie la spiritualità naturalistica. l’Artista riesce a conservare l’essenza anche quando esegue opere che si avviano all’astrazione. Le colate di giallo d’arancione, che incontrano fiammeggianti rossi, si aprono, in prospettiva, a scorci di paesaggi che evidenziano i brumosi cieli dell’interiorità. L’armonia commpositiva viene scossa dal gesto pittorico istintivo, dove il colore diventa protagonista dell’espressione dell’animo.

Esposizioni 2014

KUNST ZU RECHT 2014 Justizzentrum Wien-Mitte, 1030 Wien

FRÜHLINGSAUSSTELLUNG, Stadtwerke Kapfenberg, Einzelausstellung

RED – what else?, Einzelausstellung, Sparkasse und Börsencafè Mitt’n drin, 8700 Leoben

CARRARA GIORNIDaRTE, 5° edizione Complesso fieristico di Carrara, XArte Gallery, Roma

INCREDIBILE, Galerie Kandinsky, 1070 Wien

BUNT-STRAKT, Latte Grande, 1180 Wien

Ausstellung zum Frauentag „die frau in dir“, 1160 Wien

UNFARBENKUNST; Festsaal der Kunst-VHS, Lazarettgasse 27, 1090 Wien

BEGEGNUNGEN, GALERIE DALIKO, Bahnzeile 8, 3500 Krems

AUSSTELLUNG - FREIE MALGRUPPE KITZMÜLLER, ROSSO TRE, 1030 Wien

ARTE GENOVA, Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea, GENOVA, Italy

25° International ART FAIR ARTE PADOVA 2014, Padova Fiere, Padova, Italy

MERRY ARTmas VIENNA 2014, Latte Grande Wien, 1080 Wien

Esposizioni 2015

MOVING – Werke aus 2014, Filmklub-Galerie Kapfenberg

KUNST ZU RECHT, Justizzentrum Wien-Mitte 5. und 7. Stock, Marxergasse 1a, 1030 Wien

„Together again“, Titok Galéria, 1066 BUDAPEST, Ó utca 12

PREBIENNALE VENEZIA 2015, Galleria ArT Studio, San Donà di Piave, Venezia

 

Adriana Mallano - Contatti

E-mail: Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein! - Internet : Ultimamente ha esposto a Napoli, Arte Padova, Venezia (Premio Leone Alato 2017), Salerno, Firenze Premio Sandro Botticelli 2016, Spoleto Arte Premio Modigliani 2018,Venezia 2018 e 2019. Vive e opera a Napoli. Per l’artista dipingere è la possibilità di aprirsi un varco, un modo per ritagliare uno spazio da dedicare alla propria mente. A catturare l’attenzione sono i toni di colore intrisi di una misteriosa luce. E’ l’oscurità da cui proviene il lato oscuro dell’essere, insieme alla necessità di esprimersi, di affermare la propria esistenza attraverso l’arte e, dopo una vita di ricerca, trovare un veicolo di comunicazione con l’umanità. La pittura di Adriana Mallano è un cosmo in agitazione, è l’attesa di un accadimento, una gioiosa raccolta dell’effimero, dove la bellezza della natura è svelata nel suo aspetto più fragile. Si tratta di una continua e considerevole ricerca sui valori ermetici della vita umana che prende forma mediante la corposita’ della pittura ad olio e la pregnanza segnica. Le sue tele rappresentano molteplici pennellate cangianti. L’occhio dello spettatore percepisce una griglia sinfonica articolata da particolari forme che comunicano caos e curiosità. Le sue creazioni sono anche la trasposizione spirituale del suo modo di sentire il mondo. Sperimentatrice e ricercatrice, esplora la sua gestualità sottoponendola alla memoria, all’istinto più recondito. L’ artista compone opere ritmiche altamente riflessive, dalle quali si evince una certa fragilità nel segno, i tratti leggeri, traducono un gesto deciso.

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I fiori sono elementi portanti della pittura di Adriana Mallano, che si collocano sempre nella dimensione del presente, per scandagliare otticamente la realtà nel suo momento effimero e transitorio. I fiori costituiscono per l’artista in polifonico banco di prova del colorismo impressionista, per l’artista che crede nella luce e nella bellezza della natura, da godere in un istante perché poi muterà e non sarà più quella di prima, tutta l’esistenza è intesa come vibrazione. Il ritmo e l’equilibrio dei fiori che piccoli si inseriscono nelle muliebri maglie dell’esistenza, tutta variopinta e mai ferma e muta nel suo dolce e flebile apparire. L’evanescente mito dei sensi, all’interno della sua opera, ricorda l’intenso profumo di una divinità estinta che ha preso parte al flebile respiro della vita.

Curatore e critico d’Arte, Dott.ssa Rosita Taurone.

 

Andrea Calabrò

Architetto Siciliano Artista definito “GLOCAL”.

Cell. 3332580481- Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein!Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein!

Vive e lavora principalmente a Roma come Architetto Interior Designer e Docente. E’ Direttore Artistico della Galleria XArte “La Principina” di Castroreale (ME). Ha esposto con una personale nel Padiglione Bio-mediterraneità a EXPO 2015 Milano, a Spoleto Festival dei due mondi e Spoleto Arte, Triennale di Roma, Milano, Padova, Genova, Reggio Emilia, Carrara, Barcellona, Londra, Brudge, Bucarest, Silicia, eccc. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e pubblicazioni su quotidiani e riviste, ha fondato il Gruppo Artisti MED in tour. (contatti: cell. 333 2580481 – E-mail: Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein!

Facebook: https://www.facebook.com/androcalabro

TRA SOGNO E REALTA’ LA POETICA DELL’IMMAGINARIO NEI DIPINTI DEL MAESTRO ANDREA CALABRO’

Il fascino dell’astratto pervade negli autentici dipinti del maestro Andrea Calabrò, dove l’elemento mobile e fantastico, nell’intensità emozionale del colore coniuga la realtà con l’immaginario, la razionalità con il sentimento delle cose, l’astrazione con la fantasia del reale. Così, il mondo visibile e la natura si colorano di una bianca luce che esalta ed insegue le liriche immagini, traducendo le intime ed inconsce sensazioni dell’autore, mediante una libera ed istintiva gestualità nell’emozionalità cromatica. Grigi perlacei, azzurri celestini, rossi fiammeggianti e verdi variegati della natura nell’alchimia coloristica, si pitture di colore che rendono la trama pittorica dinamica, mentre svela le armonie naturali. Ecco che allora, i dipinti di Andrea Calabrò appaiono come quadri della memoria: una finestra che si apre all’aria ed alla luce, mentre un velo leggero di vapori nelle immagini trasognate, accompagna l’evasione spirituale. In tal modo, la ricerca si rivolge ad una dimensione figurativa nei paesaggi di antichi borghi, rappresentati su dolci colline sospese in uno spazio surreale, mentre il cielo di un cupo blu saluta poeticamente lo spettatore. Splendida pittura, quindi, nutrita di un’ampia ed originale cultura figurativa intrisa di simbologie nelle allusioni della vita e nelle riflessioni esistenziali, mentre la fuga dei pensieri insegue un viaggio ideale. Oniriche geometrie con accentuazioni futuriste nel dinamismo visivo svelano la fantasia del reale, attraverso un’autonoma e personale modalità stilistica, svincolata da forme precostituite e da dettami accademici che si evolve nella poetica dell’immaginario. Ecco perché, il mondo visibile è ricreato fantasticamente con armonie inedite e finissime sensazioni nella varietà dei fermenti ispirativi, dove le morbide sfumature del colore che coglie i barlumi di luce, concretizza una realtà astratta nell’evocazione di un’arte kandinskiana, mentre progredisce in paesaggi di onirica bellezza tra vedute notturne e staccati di natura, in cui aleggia magica poesia. Alla fine, segni e colori si inseguono in oniriche geometrie nelle forme immaginarie, mentre armonicamente colorano l’animo di infinite sensazioni che scaturiscono dalla genialità e dalla fervida creatività dell’autore. Oltre la stessa concettualizzazione dell’immagine, percorre la sua straordinaria narrazione per manifestare l’odierna cultura avveniristica orientata sempre verso inedite forme espressive per un nuovo concetto d’arte. Sta qui il pregio nei dipinti del maestro Andrea Calabrò: la decantazione della materia nella trasfigurazione simbolica, progredisce in liriche suggestioni cromatiche tra lievi trasparenze, creando mondi fantastici nell’abbandono alle forze dell’inconscio, dove la libera gestualità pittorica traduce le armonie naturali nell’incanto di un sogno in simbiosi con l’afflato dell’universo.

Carla d’Aquino Mineo, - Critica d’Arte -

Sicuramente, l’arte barocca e l’esuberanza delle sue decorazioni rappresentano una matrice riconoscibile del suo stile. A ciò egli sovrappone la ricerca di forme, volumi, proporzioni e colori, che interpretano le sollecitazioni che continuamente riceve dal luogo in cui si trova e al momento che sta vivendo. Nei sui lavori si possono ritrovare le contaminazioni tipiche dei paesi del mare-nostrum, che egli porta sempre nel cuore, ma anche un’attenzione particolare per la creatività di altri mondi lontani, che egli attraversa nei suoi viaggi …

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Ama dipingere il costume, e le essenze della sua Sicilia attraverso il predominio di colori puri, accesi e stesi con pennellate potenti e corposi; ama la mediterraneità dove il sole non è mai clemente … “paesaggi che fanno emergere una forza ed una vitalità che riportano l'occhio e la mente a mondi carichi di odori e di energia”.

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“BOLLE” Acrilico su tela cm 100x90 – Anno 2014

Nella sua produzione, L’impressione che si avverte è quella emozionale, contempla luce, spazi figure con toni vivaci e soggetti che provengono probabilmente dalla sua quotidianità. Dipinge per amore “Amore per la vita… amore per l’Arte” In questa frase, molto esaustiva della critica d’arte Katia Lo Presti, si può racchiudere la personalità di Andrea Calabrò, artista apparentemente mite, ma allo stesso te estroso e imprevedibile. Osservando i suoi quadri si rimane affascinati non soltanto dall’ energia positiva che suscitano i colori da lui impresse, sempre molto accesi, nelle sue tele, ma soprattutto dalla capacità di descrivere la realtà che lo circonda “colorandola” della sua sensibilità e del suo modo di sentire le cose. Così come nel bambino i colori rappresentano il suo mondo emotivo, così anche in questo artista i colori vivaci, caldi esprimono un carattere estroverso e bisognoso di spazi. La tecnica prediletta ed usata è l’acrilico su tela, in cui le immagini acquistano una maggiore volumetria. Sul piano tecnico-espressivo le sue opere appaiono apprezzabili poiché cura ogni dettaglio della sua composizione artistica. Dal punto di vista contenutistico, si nota la capacità da parte dell’artista di affrontare diverse tematiche, che vanno dalle rappresentazioni iniziali di oggetti inanimati, come la frutta, che troviamo in diversi dipinti “Limoni” (2008) e “Giallorosso Sicilia”(2009),

Questo passaggio rappresenta un momento fondamentale della sua evoluzione artistica, in cui le immagini si compongono di elementi simbolici. Spesso sulle sue tele, accanto alla grande passione per i viaggi, vi si trova la presenza, a volte celata, della figura femminile, protagonista di alcune opere come “Madre natura” sposa di padre tempo (2012), “Bacio” e “My love” dipinti nel 2014. Molto importante appare anche la rappresentazione di alcune forme geometriche, come i cerchi ad esempio, che si susseguiranno in avanti, probabilmente influenzato dallo studio di pittori del 1900 come Kandinsky e Robert Delaunay.

Dal 201 inizia a dipingere l’ambiente del paesaggio, le casette diventano un suo simbolo di riconoscimento, e nel constestualizzarli insieme al paesaggio immaginario, entra in quel filone artistico dell’onirico, i suoi sogni e le sue speranze verso un nuovo mondo (anni dopo dipingerà “Nutopia”, famoso paesaggio immaginario fondato da Jonnh Lennon e Yoko Ono), un mondo migliore che sovvertisse di netto quello che purtroppo ancora ogi rappresenta il nostro attuale mondo pieno di ingiustizie e contraddizione.

Gran parte della sua produzione artistica, è volta alla denuncia contro l'abbandono dei luoghi e borghi antichi siciliani e della loro cultura contadina; abbandono di Luoghi ricchi di tradizioni e ricordi del passato che meritano di essere rivalorizzati e riscoperti. Dai quadri dell’Artista si percepisce un senso di forte speranza, il mondo del sogno rappresentato spesso da bolle dai colori molto vivaci che simboleggiano la possibilità dell'esistenza di mondi paralleli ed onirici, mondi nei quali si auspica la possibilità di recuperare il legame con le proprie tradizioni; Inoltre volti ignoti “maschere”, forse individui che hanno avuto il coraggio di ribellarsi, forse persone condannate o uccise per aver difeso e sostenuto con forza le proprie idee. Nei quadri dal titolo “Anime” “Anime libere” è tutto questo ed anche oltre! Sono opere d’arte che apre l’orizzonte della memoria, di una memoria collettiva in cui ci si identifica in un passato comune. Non soltanto il passato, i volti astratti sembrano scrutare il presente e alludere al divenire. Pittura come espressione dell’inconscio in cui realtà storica e realtà onirica si intrecciano con lo scopo di liberare l’energia inconscia, in una sorta di avventura emotiva che mette in discussione le proprie certezze. Passione, sangue, vita e morte. Il colore rosso dominante nell’opera di Andrea Calabrò, sembra voler scuotere l’animo di chi osserva, suscitando in esso sentimenti profondamente contrastanti e conflittuali. “Anime” siamo tutti noi, che osserviamo morire ogni giorno piccole anime che vagano, finalmente libere, per i mari. – Katia Lo presti (Critica d’Arte)

Di lui, ultimamente, esaminando le opere del recente passato, il Letterato e Artista Luciano Pranzetti ha scritto: L’impressione che si avverte, contemplando le opere di Andrea Calabrò, è la medesima che sale allorquando si sta davanti a una vetrata policroma ove la luce, che si diffonde traverso le aree colorate, sembra non risentire del filtro che la materia tuttavia vi esercita spiegando, così, l’intera gamma delle emozioni. Nelle sue opere, l disegno, assai evidente dai contorni, distingue gli spazi e le campiture ma il cromatismo, soffuso e cangiante all’interno di ogni area, rende l’intera scena pittorica come una percezione di un che assorto e meditativo. Tutto è sospeso e trasparente, tutto si muove in un dinamismo volatile e composto in cui le figure sembrano fluttuare in assenza di gravità e lieve ci avvolge la sensazione di star immersi nell’aura di un silenzio in cui si fa parlante l’opera attraverso il senso, sotteso all’immagine, secondo un procedimento che non ci vietiamo di definire di ordine semantico-evolutivo.

Secondo Caterina Randazzo (Critica d’Arte) nelle opere di tipo astratto (gesto pittorico con cui l’Artista si cimenta in alcuni momenti particolari del suo stato d’essere), forma e dimensione, spazio e colore, tutto è perfetto, come se fosse il soffio generatore della vita a ordinare la materia cromatica in modo così impeccabile e organizzato. Colori ed emozioni, sfociate in questo nuovo film pittorico dalla collocazione astratto/informale, che distingue ormai la sua produzione più recente. Quella “astratta”. Lontana dai riferimenti naturalistici all’amata Sicilia finora tanto cari, questo suo corpus appare completamente emancipato alla necessità di mostrarsi attraverso un medium segnico in cui sussista ancora una allegoria mnemonica del mondo circostante, ma che sia più attuale e originale, una produzione che vuole liberarsi da qualsivoglia parallelismo stilistico, evidenziando l'assoluta indipendenza del proprio lavoro dagli accademismi e dalla tradizione.

Una tipologia di lavoro che ha la capacità di rivelare le implicazioni più conturbanti dell'universo pittorico di matrice astratto-informale, arricchito da un apporto figurativo appena accennato. Un linguaggio fatto di campiture di colore nelle quali immette tutta la sua forte carica esistenziale. Una stesura ritmica decisa, dalle forti cromie, se vogliamo, una sorta di nuovo Espressionismo astratto, assoluto, in cui i toni si assestano gli uni vicini agli altri e le campiture di colore, anche quando ben distinte fra loro, non hanno mai contorni netti e ben definiti, ma al contrario, con il loro confine labile, sembrano emergere dallo sfondo senza però perdere la propria identità. Campiture dal colore intenso su uno sfondo contrastante per un quadro generale di grande equilibrio, in cui il tutto punta verso una assoluta essenzialità specchio di quell’ordine mentale che non lascia dubbi circa l’influenza che l’attività di architetto sembra avere sulla sua arte. Un continuo rielaborare il suo personale concetto di arte, in un discorso fatto di sensi, pensieri, riflessioni, che si traduce di volta in volta in nuove forme sintattiche in cui i colori e ciò che rappresentano, si trovano a interagire fra loro. Le sue tele dissolvono la realtà in mille timbri squillanti e lasse cromatiche e l'alternarsi dei colori brillanti, accarezzati da una luce che appare qua e là con effetti evocativi ed emotivi, sembra voler stupire ed emozionare.

Nei suoi lavori l'aspetto poetico si fonde con l'incisiva personalità, liberando immagini che possiamo definire un contrappunto armonioso di tacche cromatiche che, nella loro struttura formale, tendono a dialogare, in modo armonioso, le une con le altre. Una sinfonia cromatica orchestrata con sapienza, che in alcune tele si esprime in un accennato figurativismo a cui Calabrò è certamente legato e da cui proviene, nel corso di una costante sperimentazione che si evolve di continuo e apre se stessa verso orizzonti cromatici sempre nuovi. Tali sperimentazioni sono effettuate attraverso una riflessione colta e motivata. Una figurazione che tende all’astrazione, intesa nell'accezione propriamente semantica del termine, in una strutturazione essenziale, un contesto privo di spazio e di storia, trattato dall’artista come luogo delle emozioni. I suoi lavori evocano sensazioni profonde, che scaturiscono dal supporto fra pennellate di colore e allusioni figurali per raccontare la vita: la composizione pittorica si svincola dai canoni rappresentativi realistici, diventando per l’artista veicolo di una visione del tutto originale del mondo che lo circonda. Le sue composizioni sono visioni certamente ascrivibili alla corrente informale, in cui emozioni e ricordi si stemperano nell’evanescenza della carica cromatica.

Nel 2015 espone con una mini personale di otto a EXPO 2015 Milano, comunica con l’intero mondo con la sua pittura mediterranea, presso il Padiglione della Bio-mediterraneità. Durante l’esposizone riscuote molta attenzione dai visitatori e da parte delle molteplici delegazioni estere.

 

Anna Mirone

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Domicilio/ studio Via Ispica, 5/A 96100 Siracusa (

L’Artista nasce nel 1951 a Gran Michele (CT), si diploma presso L’Istituto Regionale d’Arte “ Raffaele Libertini” . Ormai da anni vive e lavora a Siracusa . Ha partecipato con successo a numerose mostre personali e collettiva e ha ricevuto premi e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica specializzata. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private oltre ad essere state oggetto di attenzione da parte di valenti critiche storici d’arte. Scrive di lei L. Di Gregorio: La tecnica che questa artista dalle mille risorse, forte, forte, instancabile e ipercinetica, ama usare è l’olio su moquette,che permette di avere dei risultati davvero suggestivi. Il colore preparato da lei con pigmenti della terra , nel modo più tradizionale, viene assorbito dalla intricata trama dei fili fino ad assumere uno spessore tattilmente pastoso, tridimensionale e brillante. E’ un lavoro lungo e di “stagionatura”, in cui lei stessa , che piena di fede cristiana, si sente mossa, da una forza superiore. Temi attratti come la forza, l’energia, la vitalità, espressi in tele concretissime, mediante l’uso di immagini lontane , sfogate ed esplosive, nel loro dirompente cromatismo. L. Di Gregorio. L’Artista è sempre alla ricerca di vie nuove, sperimentando materiali e tecniche, utilizzando inusuali supporti , come la moquette , sui quali fissa il concetto dell’Astrazione, il moto dell’anima che pretende di oggettivarsi, di comunicare, di sublimare e di dare nuove sensazioni. Il prodotto di tale lavoro costituisce l’atto finale; il risultato creativo dell’Artista: la sua opera d’arte, non può essere definita a priori, perché frutto del caos ordinato esistenziale e materico dei quali Lei fa ottimamente uso.

500 Mirone

 

Antonella Sidoti

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Antonella Sidoti è nata a Patti, in Sicilia. Dal 1975 vive a San Donà di Piave (VE) dove tuttora opera. Si forma artisticamente presso l’Accademia Sandonatese e la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia. Considera l’arte uno strumento d’indagine e crescita spirituale ed emozionale:una proposta di riflessione sulla vita. La sua natura è lirica e solare. C’è nei disegni di natura morta una partecipazione sentimentale che trasforma l’oggetto ritratto in emozione vissuta..

… le foglie che spuntano ad ogni primavera in autunno cadranno e ritorneranno a spuntare con la stessa forza. E’ la continuità del mondo… Tempo fa Antonella fa mi chiese di scegliere i quadri per una personale. Accettai volentieri, anche perché desiderava esporre i dipinti di un suo particolare momento creativo, quello ispirato al la natura. Erano dipinti che rappresentavano alberi e fronde, attraverso le quali una luce filtrava come una grazia ricevuta: uno spiraglio di luce nel verde aperto da occhi golosi. Poi un piccolo quadro che rappresentava una rosa che godeva immersa nel chiarore solare. Quei quadri mi fecero pensare a due versi di una poesia di Jorge Luis Borghes: “ Un simbolo, una rosa può straziarti,/ e può ucciderti un suono di chitarra”. Questi versi trasmettono un’intensa emozione, una dichiarazione d’amore che ritrovai nella pittura di Antonella. Quei colori, quelle foglie che cercavano l’azzurro timidamente, come parole sussurrate appena, erano atti d’amore. Pulsioni che partivano dall’anima, da chi voleva raccontare storie semplici, dialogando con il colore attraverso la materia che creava vibrazioni sulla tela. Ora dipinge figure femminili, corpi che si offrono alla luce come angeli caduti dal cielo, immersi in un sole che abbaglia. Ma, in quella luce gialla che avvolge le figure, privata dei colori antichi, Antonella Sidoti ci porta a pensare a sentimenti che racchiudono un’inconscia sofferenza. Mentre prima il paesaggio esaltava la bellezza della natura, queste ultime figure ci portano a riflessioni a noi ancora sconosciute. E’ come se Antonella volesse sfondare la barriera della luce per entrare in un mondo incorporeo, per andare oltre l’ignoto. “ Andrò laggiù, laggiù canterò unendomi ai molti uccelli preziosi, godrò laggiù dei bei fiori fragranti che allietano il cuore, che rallegrano, profumano, inebriano.”, così diceva un canto azteco. Questa terra lieta di profumi, può suggerire intrecci, giochi e luci che Antonella Sidoti può trasformare in colore ricco, morbido, intenso, quasi veneziano. Lei che viene dalla Sicilia! - Adriano Pavan -

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Percorso - Olio su tela - cm 80x80

 

Cetty Midolo

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L’Artista vive e lavora a Siracusa; gestisce la sua personale galleria d’arte ad Ortigia (SR) dove riesce a concentrarsi sul proprio operato artistico e a valorizzare le proprie tele. Fin da piccola ha sempre avuto una predisposizione per l’arte ed i pennelli, trasmettendo su tela tutte le sensazioni e le emozioni da tempo racchiuse nella propria anima. Cetty ha sempre sperimentato fin da subito tanti supporti, passando, senza indugio, dalla tela al legno alla materia. Amante della morbidezza e della corposità dell’olio, arriva anche a sperimentare la grafite, utilizzandola per soffici chiaroscuri e per graffianti tratti. Molto spesso i soggetti che dipinge hanno forme femminili: occhi malinconici, linee di corpi e volti dall’anima indecisa; Cetty mostra le sue donne in uno stato di riflessione intima, in uno spazio dove pochi possono entrare, in un mondo di colori e materia che solo anime sensibili possono leggere . L’Artista oltrepassa il confine del corpo, ricerca sensazioni interiori e le plasma sulla tela, alterna femminilità e mistero di un’anima in continua evoluzione - “Qualcosa o qualcuno mi oscura la vista, Ho cercato di risanare lesioni accecanti. Cammino su sensazioni che non dovrei vivere - Vivo dentro emozioni che non dovrei vivere. Non dovrei è una malattia. Vedere senza occhi è un regalo.” - Critica di Benedetta Spagnuolo -

500 Midolo

”Waiting for" - Olio su tela – Cm 60x80 2016

”Rosee “ - Olio su tela cm 80 x 60- 2016

(attesa) - Olio su tela cm 60 x 80- 2016, in realtà, questo dipinto si differenzia dagli altri, non tanto per la bellezza del seno, ma per il fatto che Il soggetto, ossia la donna, di cui viene celata parzialmente l’identità, offre un contesto di riflessione e ne ha piena ragione. Infatti, la mano sinistra, appoggiata sul grembo, come una percepibile carezza, da’ l’impressione che la donna sia in dolce attesa, cioè aspetti il lieto evento, della nascita del suo pargoletto. Almeno, questa e’ l’impressione che offre questo dipinto che tuttavia, non nasconde la bellezza del tratteggio somatico del soave ed invitante seno. L’identità non proprio esposta del viso, offre la variante, che ogni visionatrice dell’opera, potrebbe benissimo identificarsi nel soggetto. Quindi cari amici, cultori dell’arte e non,questo ci insegna, che in un nudo femminile, non dobbiamo solo condividere il lato estetico, ma anche apprezzare le forme e soprattutto la bellezza, eliminando quando possibile, quella sottile dose di coinvolgimento erotico. Questa e’ l’esatta metodica, con la quale si puo’ osservare il nudo femminile.

Sembrera’ anche a voi Lettori,di percepire il profumo cromatico,di questa bella rosa. Pero’ la nostra brava Artista,parla di Rose, cioe’ una versione al plurale e le diamo perfettamente ragione, in quanto e’ presente una rosa non vegetale ma umana. La bellezza conturbante del soggetto, di chiara ispirazione verista, viene esaltata dai magici colori, che a loro volta sono in grado di fornire un prodotto fine e di grande presenza interpretativa- La donna del dipinto, pur appartenendo alla dimensione contemporanea, per i lineamenti, sembra provenire dalla Bella Epoque, anche se il look indossato, sembra contraddire questa nostra supposizione- Pur se non esplicitamente esposto, cioe’ anche se le palpebre chiuse nascondono gli occhi, la gentilezza dell’immagine e’ fin troppo evidente e ci lascia attoniti, facendoci inoltrare, in un universo misterioso e nello stesso tempo aggraziato dalla poesia di un colore infinito,che va a sfiorare,con grande maestria, i confini di un collaudato romanticismo,dove la bellezza regna in tutto il suo effervescente simbolismo cromatico- I monili, sembrano lodare le giovani forme, con un tocco di signorilita’, da non confondere certamente con l’ombra della lussuria. La visibile chioma, leggermente mossa, sembra accarezzata da un leggera presenza eolica, il che conferma un lieve movimento, che attutito nella forma, riesce a creare un contesto disordinatamente-ordinato, il quale infine, si protrae infine, nella zona inferiore destra del dipinto. La scenografia, unificata in una tonalita’ scura, ha il compito di esaltare o mettere maggiormente in rilievo, la bellezza squisitamente composta ed omogenea della donna raffigurata nell’opera, la quale,attraverso le sapienti e magiche pennellate di Cetty Midolo da Siracusa, e’ riuscita a coinvolgerci, in un appassionato magnetismo cromatico, tra i piu’ promettenti,interessanti e coinvolgenti: Forse e ne prendiamo atto, era proprio questo il fine, a cui tendeva la nostra eccellente Pittrice. Personalmente credo,che se l’intenzione era questa, penso proprio che ci sia riuscita. - Pasquale Solano, Critico d’Arte -

 

Elvira Sirio

http://www.sirioart.it 

L’Artista è nata nella Città di Reggio Calabria, citta’ in cui tutt’oggi vive e lavora. Nonostante Laureatasi in matematica, materia che lei insegna pregevolmente con tanta professionalità è passione, preda della sua forte passione artistica, da sempre si è dedicata all’arte pittorica, ponendosi oggi Artista di talento e di interessante comunicatività. Elegante intellettuale e’ artista di alto spessore, fluida ed armoniosa, la sua arte e’ impregnata di umori romantici, incantati, di grande intensita’ innovativa, dal linguaggio moderno e nel contempo rispettosa dei canoni classici, poliedrica in quanto si dedica indifferentemente sia alla pittura che alla scultura come anche all’incisione. Nei suoi lavori il tempo sembra perdere importanza tanto e’ forte il magnetismo che ti cattura e ti trascina in un viaggio senza materia. Negli anni partecipa a numerose collettive in varie regioni d’Italia vincendo premi e raccogliendo riconoscimenti vari. Sue opere sono presenti in gallerie e pinacoteche. E’ recensita in vari cataloghi e riviste d’arte. Delle sue ultima esposizione ha in Italia nelle gallerie di Venezia, Milano, Reggio Calabria, Terni, Napoli, Salerno, Fiera di Padova 2017, Fiera Arte Genova 2017, Arte Fiera di Bologna; mentre in ambito europeo, si ricorda Lisbona, Madrid, Oggi Vienna. Ha partecipato a moltissime collettive. Attualmente sta lavorando per una personale da esporre nella Città Eterna.

 500 Sirio

“riflessi” Tecnica mista su Tela cm100x100

 

Francesco Brigandì – Contatti

e-mail: Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein! - Facebook: L’arte di Briga.

Francesco BRIGANDI’ nasce nel 1972 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Attualmente vive e lavora a Vercelli. Nelle sue opere la serietà di impostazione disegnativa e l'esecuzione ineccepibile raggiungono un notevole risultato estetico e lo stile dei volti, dei nudi, delle nature morte, caratterizzato da un ben dosato gioco cromatico, avverte che il suo mondo pittorico non è solo ricerca di soluzioni formali, ma lirica interpretazione di elementi elaborati da spazi mentali. In occasione del premio "Astrolabio 2011" ha scritto:"il nudo statuario e il ritratto che coglie nel sorriso la voglia di vivere, traduce una poetica nel quale il colore e il disegno indicano una ricerca stilistica e tecnica di grande effetto". Infatti i suoi bei volti femminili dai lineamenti armonici, dagli sguardi che riempono lo spazio e si dissolvono in dolci pensieri, i nudi che vibranti tonalità rendono sottilmente sensuali, sono immersi in un'atmosfera di attesa, tra fantasia e realtà. I colori morbidi, equilibrati esprimono col disegno il messaggio che l'artista vuol dare alla bellezza femminile così come anche alle nature morte, soffuse da una luce calda, riesce a trasmettere, attraverso la percezione visiva, l'amore per la natura. Per Francesco BRIGANDI' la figura femminile ha un fascino particolare e non è solo fonte d'ispirazione, ma anche indagine della psicologia della donna e s'intuisce quanto vibrino quei corpi apparentemente immobili e quanta interiorità emerga dai suoi ritratti.... Le opere di Francesco BRIGANDI' mi riportano alla mente alcuni versi di Antonio De Marco: "...Oh, la bellezza!mai / potrà smarrire il senso / se l'uomo è uomo. / Cantico eterno di leggiadre forme / innalzate nel sole / in vibrazioni azzurre / da forti e grandi mani / nella gioia dell'estasi infinita...." (Mara FERLONI, Critico d’Arte).

“Francesco BRIGANDI’ artista siciliano di indubbie qualità artista, si esprime dipingendo ad olio, acquerello e tecnica mista su materiali diversi. Il colore riveste un ruolo importante nei suoi lavori come anche la luce che rende vibranti le sue composizioni. La manifestazione della natura e la figura femminile in particolar modo sono le protagoniste della sua arte” - Andrea Calabrò -

Colui che dipinge è come il poeta, descrive la realtà nelle pagine della tela. Una realtà intrisa di forme, color, simboli, significati, assonanze. E’ ciò che vuole comunicare l’Artista in questa sua opera, infatti nel suo continuo cogitare trasforma l’immagine in scrittura creativa. L’immagine dunque si rivela principio fondamentale tanto della poesia quanto dell’arte. – Prof. Teresa Giacalone .

“desiderio inesauribile di cogliere il mistero di immergersi in una natura semplice, ma viva, ora madre benevola, altre volte matrigna e fredda” - Prof. Giovanni CASAURA; Villa Sarsina, Anzio (Roma)-

Francesco BRIGANDI’ analizza a fondo la figura umana, con ritratti che non si fermano all’esteriorità dei soggetti ma ne mettono a nudo le emozioni più profonde e gruppi di persone le più diverse, riunite in in contesto che le accomuna, come nell’opera “il buon gelato di Milano “ in un’esperienza che ciascuna vive e interpreta nella propria individualità esistenziale.( collettiva “I colori in diverse forme”, studio d’arte 256, Vercelli ) - Michele CATALANO –

500 Brigandi

“Libertà” – Olio su tela, CM 90X90

 

Gina Scardino

http://www.scargi.itDiese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein! - 3335907200

Artista di Nicosia (EN), dove vive e lavora. La sua cultura umanistica la spinge all’uso dei pennelli intorno agli anni 70, fortemente avvolta da un impulso interiore che la mette in stretto contatto con la natura. Donna e artista di “confine”, Gina Scardino non smette mai di porre la terra e il mare (la ragione e le passioni), l’una contro l’altro, l’una insieme all’altro. Mai smettendo di costruire, con “indocile saggezza”, ponti che sanno di una sapienza antica. Quella del Mediterraneo, “allegria di naufragi” nell’attesa di un porto che ci salvi (ma che, forse, si nasconde – sepolto – a terra). Dai suoi lavori emerge la continua ricerca espressiva delle emozioni. Opere istintive nelle quali non compaiono i punti fermi della ricerca tecnica ed estetica. Ha al suo attivo diverse mostre, e molti riconoscimenti quali nel 2002 la “Palma d’Oro” alla Biennale di Sirmione, e successivamente il primo premio del Gran Prix Internazionale della Costa Azzurra. Di lei si sono interessati critici d’arte come Gerard Argelier, Giacinta Pontorno, Pino Calabetta, Orazio Reitano, Jesus Ibanez Zapatero. Di lei scrive Francesca Biondillo: attraverso calde cromie ed intuitive concretizzazioni materiche l’arte di Gina Scardino dà dimostrazione di come l’effetto plastico, se ben supportato da una ottimale ricerca tonale, può avere consistenza anche su una superficie piana. La matericità del colore e la presenza di altri materiali donano alle opere dell’artista siciliana un caleidoscopico effetto tridimensionale.

500 Scardino

“Viva la vita” – Tecnica mista su Tela cm 80x120 Anno 2019

Giovanni Pace

 

Giuditta Petrini

Nata a Campofilone (AP) il 19 Aprile 1953.

Artista diplomatasi nell’Accademia delle Belle Arti di Roma, seguendo le maestranze del Maestro Pericle Fazzini, dal quale è riuscita ad apprendere, oltre le varie tecniche, come trasferire sulla tela i propri sentimenti interiori ; vive a Terni dove produce le sue opere mentre a Roma insegna Arte applicata presso il Liceo Artistico Caravaggio. Il suo percorso artistico oscilla tra l’astrazione formale e un gesto semplice, deciso, energico e sicuro, a volte onirico . La sua pittura si trasforma spesso in una sintesi formale con soggetti e forme che producono sicure emozioni: un’esplosione di sentimenti, quelli dell’Artista, opere nelle quali segni, forme e colori sanno farsi interpreti di una raffinata esteticità creativa di ottima qualità. Conosco da tempo Giuditta, l’amore per l’Arte e la pittura ha sempre avuto per lei un ruolo molto importante nella vita e nella sua professione di insegnate, persona dolce ma allo stesso tempo schiva, di un linguaggio artistico che si materializza in uno slang personale, un mondo interiore invaso di passione che approda in seguito ad un lirismo astratto e informale, all’insegna dell’improvvisazione. Un andare oltre la realtà, un cercare spazi ignoti fatti di luci ed ombre e figure, un viaggio dentro l’anima alla ricerca di se stessi. Ha partecipato a varie mostre di collettive con risultati molto positivi, ultimamente ha esposto a Roma (2018), alla ProBiennale di Venezia, con la presentazione di Vittorio Sgarbi (2018), Spoleto Arte (2018), Roma, con la presentazione di Salvo Nugnes (2019).

500 Petrini

Il popolo cromatico che protesta in silenzio

 

Giovanna Giaquinta

nasce nel 1955 a Monterosso Almo. Vive e lavora a Ragusa dove svolge la professione di insegnante nel settore scuola dell’infanzia.

Il suo percorso artistico inizia da autodidatta a cinque anni, quando si arma di pastelli a cera e matite. A dodici anni comincia a dipingere ad olio su cartone, pannelli di legno, tela iniziando il suo poliedrico ed eclettico percorso artistico. Nella prima fase pittorica miscela l’arte figurativa con quella astratta con figure umane e volti di donne a carboncino e colate di intenso colore. Negli anni Ottanta comincia a confrontarsi con l’espressionismo astratto con pittura d’azione e gestuale; negli anni Novanta si cimenta nell’utilizzo della materia, dando vita a policromi materici e fa uso di legno, sabbia, foglie, ceramica in polvere, gesso e disparati materiali riciclati su cui adagia sapientemente i colori. Il suo percorso sperimentale continua approdando a inusuali tecniche pittoriche. Giovanna ama sperimentare, creare, distruggere e ricreare; un modo assai efficace per esternare il contenuto della sua interiorità

250 Giaquinta
250 Caccamo Lucia Caccamo . La stilista costumista Lucia Caccamo si è formata presso l’accademia Le Grand Chic di Messina come stilista, costumista, modellista, docente di moda. Responsabile per tutta la provincia di Siracusa come insegnante moda di tale accademia. Titolare studio stilistico, direttrice del premio nazionale moda e creatività, socia e consigliera del circolo maestri sarti di Messina, socia dell’accademia nazionale dei sartori di Roma, membro dell’istituto diplomatico internazionale del commercio estero, coordinatrice del premio sicilia, socia della federazione arti figurative, socia casartigiani, vincitrice di diversi premi: premio Furstenberg, premio nazionale per la moda, premio donna siciliana, premio sicilia, premio creatività a sanremo, premio eccellenze siciliane a bruxelles, nonché detentrice del titolo di ambasciatrice del made in italy, a parigi premiata come eccellenza del made in sicily,premio come miglior stilista dell anno gli è stato conferito lo scorso aprile ,qualche giorno fa un altro premio gli è stato conferito dall accademia euromediterranea come imprenditrice internazionale presso il castello s.marco… Numerosi defilè ed eventi tra cui citiamo: le muse d’or, Milano moda, altaroma alta moda, Salisburgo festival della moda, congresso mondiale in Finlandia, arte e moda a bruxelles. Personaggi che hanno indossato i suoi capi: Barbara Chiappini, Justine Mattera, Claudia Andreatta, Eva Henger.Pubblicazioni su testate giornalistiche, libri e riviste: Donna impresa magazine, il tempo, il messaggero, corriere della sera, la sicilia, la sicilia terra nostra. La stilista è stata ricevuta al quirinale nel 2016 dove gli è stato conferito un riconoscimento per l’alto contributo che da alla moda nel mondo .. qualche giorno fa gli è stata conferita la corona d’oro come miglior designer e l inserimento nel libro la sicilia e terra nostra valorizziamola in lingua italiana e inglese è a breve sarà presente a manathan. Inoltre la stilista sta lavorando con un gruppo di imprenditori americani di origine italiana per la realizzazione di un film dove i protagonisti indosseranno creazioni della stilista….

 

Luigi Messina

si avvicinò alla pittura per passione, esponendo a delle mostre collettive fin quando nel 2008 organizza la prima personale a città di Monterosso Almo. Nello stesso anno entra a far parte della Federazione Arti figurative, esponendo a Siracusa per il periodo dei festeggiamenti a S. Lucia. Nel 2009 partecipa alla collettiva città di Melilli, alla collettiva del Santuario a Siracusa, Arte sacra a Grammichele. Nel 2010 riceve il premio Guglielmo II a Monreale, Ercole di Brindisi nell’omonima città, nomina di ambasciatore dell’arte, collettiva città di Melilli, arte sacra a Grammichele, titolo onorifico di Arciere dell’arte a Firenze, collettiva del santuario a Siracusa, David di Michelangelo a Lecce, Leone d’oro a Sirmione. Nel 2011 Premio della critica a Palermo, Premio Astro nascente a Firenze, Riconoscimento accademico dall’Accademia Gentilizia di Firenze, Artista dell’anno a Cesenatico, Oscar per le arti visive a Cesenatico, Premio eccellenza stilistica a Palermo, England Award a Londra, Arte in passerella a Palermo, Art in Love a Roma, Premio internazionale città di Tokyo. Nel 2012 Premio dei Normanni a Monreale, Ercole di Brindisi, nomina di Ambasciatore dell’Arte nel Mediterraneo, Premio Caravaggio a Palermo, Premio Le Louvre a Parigi, entra a far parte dell’accademia dei Dioscuri di Taranto e riceve il Premio città di Gallipoli, entra a far parte dell’associazione Arte 74 di Brindisi, riceve il Premio Sicilia sezione Talenti e abbina la fotografia, altra sua passione, all’interno di questo evento divenendo direttore generale, riceve un riconoscimento dal sindaco del comune di Floridia dove risiede, partecipa ad una collettiva a Dubai e Abu Dabi, Premio città di Trani, Premio città di Parghelia, Nobel dell’arte a Montecarlo, Gondola d’Oro a Venezia, Premio le 5 terre a Portovenere, Mercurio d’oro per l’arte a Cesenatico, Nomina di Accademico internazionale delle Avanguardie artistiche a Palermo, Premio Magna Grecia città dei due mari a Taranto, Ercole di Brindisi, Premio Nettuno a Lecce. Nel 2013 Premio città di Bruxelles , Premio Gompa a Monreale, Arte in volo Roma, Targa speciale Giovanni Paolo II a Cracovia, Galleria del centro storico a Firenze, I nudi d’arte a Udine, Sguardi d’autore a Bari, Mostra organizzata dal comando regionale dei Carabinieri della Puglia a Bari, Polignano art fashion, Premio Picasso a Palermo, Castelli di Puglia a Brindisi, Protagonista dell’arte a Palermo, riceve un riconoscimento dal Sindaco della città di Floridia in seguito al conseguimento del Premio il Leone dei Dogi a Venezia. Nel 2014 dedicandosi all’organizzazione del Premio Sicilia dedica meno spazio alla pittura ma non mancano le partecipazioni, Premio alla carriera a Firenze, la Vela d’oro a Cesenatico, Trofeo il Tempio a Palermo, Dioscuro d’oro e nomina di Accademico a Roma, Premio Unesco a Taormina, Premio Michelangelo a Palermo, Magna Grecia a Taranto, Premio Van Gogh a Palermo, Arte in volo a Oslo, Pantokrator in Grecia, Premio Corfù in Grecia, Premio città di Taormina. Nel 2015 Premio internazionale Federico II a Mesagne, Art States a New York, Artista dell’anno a Cesenatico, Premio Guglielmo II a Monreale, il limone d’oro a Rocca Imperiale, Zante in Grecia. Nel 2016 Premio Parga in Grecia, Riconoscimento Artista nella storia a Palermo, Premio Arte Impero Parigi Vienna Roma, Riconoscimento mostra per il Giubileo città del Vaticano, Città di Dubrovnik in Croazia, Premio della cultura a Palermo, Premio Unesco a Taormina. Nel 2017 Premio Itaca in Grecia, i maestri del colore a Banghok, Gran Prix Paris a Parigi, City of Kerkyra in Grecia, Premio Unesco a Taormina, mostra a Bruxelles. Nel 2018 Gran Premio dei Messapi a Roma, riconoscimento a Rocca Imperiale per l’arte moderna, Premio Sigillo d’oro a Taranto, mostra collettiva a Melilli, mostra d’arte internazionale al castello S. Marco di Calatabiano, International pride Cristoforo Colombo a Genova, collettiva a Siracusa, i maestri italiani del colore nel principato del Liechtenstein. Quest’anno ha esposto a Parigi e sta partecipando con l’accademia a Dubai. I suoi soggetti preferiti sono il paesaggio, natura morta e nudo.

500 Messina

Cavaliere di San Giorgio olio su tela 50x70

 

Mariagrazia Cassibba

- Artista (Sicilia)

https://www.facebook.com/mariagrazia.cassibba?fref=ts 

L’Artista nata a Ragusa nel 1981 vive e lavora a Vittoria. Si è diplomata in pittura nel 2004 con il massimo dei voti presso l'Accademia di Belle Arti di Ragusa.

La sua attività pittorica molto florente, si concentra soprattutto nello studio alla ricerca di ciò che i nostri occhi non vedono. Infatti le sue opere oggi, sono visioni di un mondo mistico e irreale, lad-dove l’essere umano è posto comunque al centro dell’indagine e della rappresentazione artistica. Nell’equilibrio raffinato delle masse volumetriche e coloristiche queste opere simboleggiano la ten-sione verso l’assoluto e suggeriscono che oltre il limite delle tracce e gli spazi si celano suggestioni che non può cogliere lo sguardo. In un continuo rapporto dialettico tra immanenza e trascendenza, realtà metafisica e ideale, prende vita una allucinata narrativa, i cui segni itineranti mostrano pae-saggi dell’inconscio, inquadrature dal taglio teatrale, luoghi e tempi innaturali, oscillanti fra sogno e realtà. Opere sperimentali, a metà strada fra metafisica e surrealismo. La cosa che salta primaria-mente agli occhi è che, come per Sironi, la metafisica di Cassibba sembra funzionare come strada verso l'essenziale, la semplificazione della struttura e della forma, di uno spazio che si dilata e viene occupato da figure appena accennate, uomini improbabili, dallo stile avvincente, di un figurativo onirico-concettuale che sempre come Sironi, si dislocano in ambientazioni periferiche vagamente urbane. Cassiba affronta la tematica dell'essere umano attraverso una pittura che definisce le figure come entità fisiche e astratte insieme, un unicum perfetto della sua teoria artistica, fatta com’è di emozioni, concetti, teorie e vita. Il pregio di questi lavori va ricercato nella chiara matrice metafisica che è alla radice della valida formazione accademica della Cassibba. Ma ella, nonostante la inne-gabile e colta formamentis, certamente ubbidisce a un naturale istinto che la porta al recupero di un mondo onirico, di un cifrario simbolico personale, fatto di emozioni, idee, esperienze e vita. In con-clusione, le opere di Cassibba si collocano in quell’itinerario concettuale che così bene caratterizza la realtà in cui viviamo: ci invitano a riflettere sulle eterne e insolute questioni esistenziali, offrendoci però, prima di tutto, l’imago, lo specchio di una realtà interiore. Nascono così una serie di lavori dove finito e infinito fanno da padroni. Un infinito rappresentato dal cielo e che indubbiamente ha un riferimento Divino e un finito fatto invece, da cose umane. Questa voglia cresce sempre più portandomi, durante una fase più matura e consapevole, a rivolgere la mia attenzione sull'uomo e sulla sua interiorità. Sentimenti, debolezze, paure, capacità, queste sono le cose che cerco di imprimere sulla tela. Per riuscire in questo non mi soffermo molto sulle fattezze dell'uomo ma tramite linee essenziali e volti delineati solo da contorni provo a mettere a nudo l'animo umano in tutte le sue sfaccettature. Un'essenzialità che ha come scopo, quello di coinvolgere l'osservatore, portandolo se vuole, ad identificarsi nel quadro stesso. Ad aiutarmi in tutto questo c'è sicuramente il colore, colore che, credo riesca a rappresentare in pieno sentimenti e stati d'animo. Pennellate pastose o velate, spatolate o quasi cancellate, colori caldi e freddi che si incontrano e si miscelano per elargire al contesto preoccupante serenità.

250 Cassiba Hanno scritto su Mariagrazia Cassibba: Le o pere di Cassibba sono visioni di un mondo mistico e irreale, laddove l'essere umano è posto comunque al centro dell'indagine e della rappresentazione artistica. Nell'equilibrio raffinato delle masse volumetriche e coloristiche queste opere simboleggiano la tensione verso l'assoluto e suggeriscono che oltre il limite delle tracce e gli spazi si celano suggestioni che non può cogliere lo sguardo. In un continuo rapporto dialettico tra immanenza e trascendenza, realtà metafisica e ideale, prende vita una allucinata narrativa, i cui segni itineranti mostrano paesaggi dell'inconscio, inquadrature da taglio teatrale, luoghi e tempi innaturali, oscillanti fra sogno e realtà. Opere sperimentali, a metà strada tra metafisica e surrealismo. Come per Sironi, la metafisica di Cassibba sembra funzionare come strada verso l'essenziale, la semplificazione della struttura e della forma, di uno spazio che si dilata e viene occupato da figure appena accennate, uomini improbabili, di un figurativo onirico-concettuale che sempre come Sironi, si dislocano in ambientazioni periferiche vagamente urbane. Cassibba affronta la tematica dell'essere umano attraverso una pittura che definisce le figure come entità fisiche e astratte insieme, un unicum perfetto della sua teoria artistica, fatta com'è di emozioni, concetti, teorie e vita... Caterina Randazzo
   

L'artista M. Cassibba basa la sua espressività sull'uso del colore e del segno, nella loro forma più essenziale. Un'arte in-novativa che mira a segnare una strada che verrà percorsa da chiunque abbia desiderio di rimodernare il figurativo le-gandolo all'espressività... Salvatore Russo

Una pittura coscienziosa, aperta a varchi narrativi, decisamente simbolica, metafisica e di profondo spessore concettuale. Le cromie forti nei suoi dipinti, creano un'atmosfera calda e piena di luci variopinte, che toccano il cuore del fruitore grazie al loro profondo equilibrio... Sandro Serradifalco

Attingendo alle voci del nostro dizionario della storia dell'arte, la collocazione critica di questa ineccepibile pagina pit-torica è senza dubbio la Metafisica. Corretta appartenenza, in quanto sono riscontrabili tutti gli elementi di forma e di sostanza presenti nelle formulazioni figurative di Giorgio De Chirico e, in parte, di Carlo Carrà, negli anni in cui aveva abbandonato il Futurismo... Paolo Levi

Mariagrazia Cassibba - Nata a Ragusa nel 1981 e residente a Vittoria. Artista MED, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Ragusa dove consegue il diploma accademico in pittura nel 2004. Durante il periodo accademico sviluppa una propensione per la pittura ad olio che solo di recente è stata affiancata dall’acrilico. Nelle sue opere viene spesso rappresentato l’uomo in un modo molto essenziale, quasi sempre senza volto, delineato solo da contorni che lo rendono simbolo di ciò che siamo. Essenzialità che tenta di coinvolgere l’osservatore, portandolo se vuole, ad identificarsi nel quadro stesso. Pennellate di colore pastoso, a volte spatolato, colori caldi e freddi si incontrano e si miscelano per elargire al contesto preoccupante serenità. Di lei hanno scritto critici come C. Randazzo, P. Levi, S. Serradifalco, S. Russo, e S. Bison.

Di recente ha avuto pubblicazioni su riviste d’arte Italiana ed Europea ed articoli su giornali locali come “La Sicilia” e “ Il Giornale di Sicilia”.

Biografia Ultime mostre:

2014 Novembre 14/17 – Padova - Arte Padova 2014 (Catalogo fiera);

2014 Dicembre 8/14 – Ragusa Ibla – Collettiva Mostra d’Arte Sacra, Auditorium S. Vincenzo Ferreri, Ragusa Ibla;

2015 Maggio 04 – Vienna. “Artisti MED in Tour in Vienna” Kunstraum in den Ringstrassen Galerien, Vienna, 1010 Wien, Kärntnerring 11-13/144;

2015 Giugno dal 5 al 10 – Ragusa Ibla. “Artisticamente MED” Auditorium San Vincenzo, Ragusa Ibla.

2016 Artisti MED in Tour – Vienna dal

 

Aurora Manzella

(Sicilia)

nasce a Palermo ed è l’ultima di una numerosa famiglia. La sua infanzia la trascorre tra odori dei colori e solventi, tra tele e pennelli di varie misure che la “plagiano” incondizionatamente orientandola verso quella che scoprirà, col tempo, la sua vera vena artistica, la pittura. Vive all’ombra del padre Salvatore, definito … tra i più validi esponenti della pittura siciliana. …” capace di cristallizzare la realtà della natura che lo circonda miscelandola caparbiamente e di getto con scorci di paesi, marine e passeggiate di popolo…” E’ forse in conseguenza alla grandezza del padre o forse soltanto per sfuggire alla “normale” confusione che regna in casa, insieme ad altri sette fratelli e sorelle, che Aurora inizia il suo percorso artistico alla morte del padre, avvenuta nel 1980. Nei suoi quadri non vedremo mai “l’elemento umano”, quasi una ritorsione per questo genere che nel tempo e consapevolmente sta distruggendo il pianeta, ma soltanto una “… popolazione di piante ed animali … una natura evocata nella purezza del mondo incontaminato …” che diventa nel tempo sempre più maestosa fino ad approdare a opere di grande dimensioni con immagini costruite direttamente tramite i colori sempre modulati dalla luce, luce che emerge con una delle tecniche più ardite nel mondo dei colori: l’acquerello. Anche se sfugge a determinati eventi, Aurora viene invitata e partecipa con successo a diverse mostre, collettive e non, cercando comunque di mescolarsi in contesti in cui la natura è protagonista, come la Sagra della Spiga a Gangi (festa di rilevanza storica in Sicilia), o inserendosi in iniziative di carattere quasi popolare ( Piccola Fiera d’ Autunno” di Palermo) .

 500 Manzella

“Colori in festa” cm100x180 anno 2007 . “Stagno” cm 104x84 anno 2015

Tecnica: acquerello su carta cotonata

 

Martina Iacono

(Sicilia) - Nasce a comiso nel 1992, nel 2006 si iscrive all'istituto Statale d'Arte S. Fiume, per sua scelta e vocazione nella sezione Arte dei metalli e dell' Oreficeria. Si diploma nel 2011 e si iscrive all' Accademia di Belle Arti di Vibo Valenza (Calabria), adindirizzo pittorico e consegue la specialistica. Sin dai primi anni partecipa a vari concorsi di pittura e grafica, locali e nazionali di cui si ricordano: "Diamo colore alla città" (Concorso Nazionale) Gela 2010, 2°premio; Premio Pasquale Celommi "Il Lavoro" Roseto degli Abruzzi TE 2010, 3°premio; 150° Anniversario della Fondazione dell' Orto Botanico dell' Università di Catania "Pittore per un giorno" Catania 2008; Mostra di pittura "Ambienti naturali rappresentati nell'orto siculo" Catania 2009; Collettiva d' Arte "Il pesce azzurro" Santa Croce Camerina 2009; Arte e Mestieri 2010 "Primo concorso giovani artisti" Comiso 2010; NIVèRa di Libri presenta "L' Espagnole" Raffaella Greco, Tonegutti, Circolo di Conversazione, Chiaramonte Gulfi RG 2013; Concorso Nazionale "Lìmen Art" Vibo Valenza opera "Ricucire l'Arte" 2014; Mostra Tripersonale, Associazione Culturale Spazio Contemporaneo, Comiso 2014; Mostra personale all'Ospedale Guzzardi reparto Cardiologia, in occasione della campagna di sensibilizzazione dell'AVIS Vittoria 2014;

Mostra Fiera Padova 2015 padiglione 7, Artisti Med in tour; Collettiva Castello Henriques Vittoria 2015, Arti Med in tour. Nonostante la sua giovane età diverse opere sono in collezioni private, ha scritto di lei la Giornalista Manuela Menta. ......"Conosco Martina da lungo tempo e in lei ho visto una veloce crescita espressiva con soluzioni materiche vivaci e di grande effetto. È approdata da qualche anno all'uso dei materiali poveri, prediligendo la juta alla normale tela ed anche questa, come se non bastasse, è sottoposta a "sevizie" e lacerazioni, così come l'uomo fa con le cose che più ama: LA NATURA. Ella vorrebbe rimettere a posto le cose, l'ecosistema deturpato ma come sempre succede, il suo tentativo altro non è che una semplice utopia e per tanto ne denuncia con passione l'esistenza di tali percorsi atroci a cui l'umanità si intende sottoporre: ricuce il cielo alla terra ma li trova già fortemente inquinati, scorge paesaggi senza vegetazione là dove si insedia solo un'Aerostazione pronta a lanciare missili o forse già corrosa da eventi atomici, ora si sposta in autostrada ma anche li si incontra con un evento tragico o forse un gesto terroristico. Il suo discorso è diretto immediato e sintetico al tempo stesso, i suoi colori sono puri e brillanti ma violenti come tutte le sue rappresentazioni. "Gesualdo Spampinato”

500 Ianco

Pomeriggio d'estate 80x80 cm Tecnica: olio su carta e tela

C'era una volta 80x80 cm Tecnica: olio su carta e tel

  

Silvana Salinaro

Sito web: www.silvanasalinaro.com  - E-mail : Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein!

Contatti: Via G. Cascino,40/c -97019 Vittoria - cell, 3355935821

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500 Salinaro

L’Artista nasce a Nicosia , in provincia di Enna (Sicilia). Attratta dalle capacità evocative del disegno e dalla forza espressiva del colore , frequenta l’Istituto d’Arte di Siracusa, dove si diploma nel 1975. Tra i maestri d’istituto ricordiamo Migliara. Nel ‘76 si trasferisce a Vittoria (Rg), città dove vive ed opera tutt’ora. Negli anni ’80 ha inizio la sua ricerca pittorica,ma è nel ’98 grazie all’ incontro con il maestro F. Giombarresi, “ il pittore contadino” e altri artisti che il suo lavoro si fa più operoso e sistematico. Natura e libertà sono i temi più trattati e sintesi materia e colore i punti cardine. Nei colori immortala la “gioia per le cose belle”: colori intensi come espressione di luce e amore per la vita. Sue opere sono custodite in collezioni pubbliche e private nazionali ed estere, fra cui quella personale della rockstar Bono, cantante degli U2. Di lei hanno scritto critici come: L. Rama ,F. De Gregori , S. Marseglia , C. Randazzo , P. Levi, S. Bison, S. Serradifalco, S. Russo,e giornali locali e nazionali come La Nazione , Il Tirreno , La Sicilia , Il Giornale di Sicilia. Pubblicata su riviste d’arte Italiana e Europee. Tra le ultime mostre Londra , Montecarlo , Bruxelles, Vienna, Arte Fiera di Padova, Forlì, Genova , Carrara.

l’Artista pone limiti alla tecnica esecutiva messa in campo. L’uso di colori primari e l’impegno di fragili frammenti di carta o altro materiale, rendono le sue opere attraenti, di un’intensità abbagliante, che stimolano nell’osservatore, nuove suggestioni e inaspettate sensazioni, da non poter rinunciare al piacere di guardarle. (Savino Marseglia).

Queste magnificenze puramente visive non nascondono affatto la poesia a cui si ispira la Salinaro. Si tratta perciò di parlare a questo punto del mare, dei giardini, dei paesaggi, il tutto mescolato di una fresca ”giubilescenza” di cui la pittrice ci convince con una reale intensità. (Lucien Rama).

L’artista applica sul quadro strati spessi di materia con cui sonda le potenzialità energetiche ed evocative del colore stesso e altre volte lo mischia a cristalli lucenti di sale per raggiungere esiti di maggiore brillantezza e originalità. (Caterina Randazzo).

Umberto Maglione

Artista (Campania) - Vive e lavora a (Roma)

Umberto Maglione is drawing teacher at the High School and therefore he drags the raison d’être and his own identity from the artistic expression and production. His artworks concerns to a level of a subtle and subliminal reality in which the shapes of the subjects and the chromatic deployment contributes to the creation of tremulous intricate works, sometimes calligraphics and miniaturistics, of enjoyable prettiness and breathable lightness often conducted with mixed media. Maglione transfers to the artwork dreamlike images in which, with a colloquial and polite overture, mythical and faraway references are combined and the figures that animate them seems to disappear to reappear in other figures, with a process of replacement and fade. It is a transfigured view that leads to sensuousness, into an aura of candid purity where flow, crisp and quiet, the hidden but colorful meaning of a world that lives and shakes in the childlike utopia. The Artist, even if pursuing the aesthetic current of the figurativism, takes the liberty to come out from the conventional and historicized perspective paradigm to offer us feelings that fluctuate on atmosphere of transparent elusiveness. In Maglione’s artworks there is an obvious heritage of Symbolism and Surrealism that, far from relegate the Artist in the voluptuous but locked Armida’s Garden, frees himself to make the Artist the manager of a very personal style. Concern to the technique of the Artist, in the totality of his production, it prevails the employment of bright tone cut by likewise bright and thin contours. The commixture of different kind of materials leads to an unitary view that leads to a deep sinaesthetic pleasure, that descends to the almost mystical serenity of the summer evening, the one that the Alcyone’s poet assimilate to “the color of the pearl”. Prof. Luciano Pranzetti

Umberto Maglione _ nato a Napoli il 23 novembre 1949, ha conseguito il diploma di Maestro d’Arte pittorica presso l’Istituto d’arte di Napoli. Specializzato in tecniche grafiche ai corsi internazionali di Urbino, è oggi, Libero Professionista e Maestro d’Arte a Santa Marinella dove risiede. Fin da fanciullo ha dimostrato una particolare attitudine all’arte, tanto che presto divenne allievo del grande Maestro e scultore A. Mennella il quale lo seguì scrupolosamente lungo la sua fase di crescita artistica. Maglione, ha dipinto molto; la padronanza che egli ha sulle tecniche artistiche, lo hanno distinto in tutte le mostre a cui a partecipato; ha esposto in Italia ed all’estero, ed è stato più volte premiato e riconosciuto Artista di eccelse qualità artistiche e di temperamento. In lui c’è vigore, gusto e conoscenza, c’è esplorazione e apertura verso un mondo vitale e globale. Scrive di lui il critico Salvatore Raiola : l’Artista, non si è mai fatto tentare da facili sperimentalismi di provincia, ma ha sempre quardato altrove, lontano, a grandi maestri di tutti i tempi. Passando attraverso le esperienze dei “Fauves” e degli “espressionisti” è pervenuto ad un linguaggio secco, preciso e attuale. Non a caso è stato uno dei pochi italiani scelti, ad esporre nella grande rassegna d’arte Fontaine Vancluse (Francia) per onorare la memoria del sommo poeta Francesco Petrarca....

500 Maglione

“L’amore” - Anno 2019 Tecnica tempera acrilica su tela Cm69x 95 e foglia in oro e argento

“Bacio” - Anno 2019 Tecnica acrilica su tela Cm 50 x70 e foglia in oro e argento

 

Silvia Ehrenreich

(Vienna) - Kontakt: Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein!

In my art I hold on to my feelings about certain issues in life. My life motto: "Movement is life - life is movement." Born in Vienna in 1956. Lives in Vienna and in Lunz am See Lower Austria. Since 2007 graduate of the Int. Summer Academy of Fine Arts in Prague, Bohemia and Kosteletz, at Master of Arts in Iva Schach-Miechtner and Master of Arts Luiza Staneva; 2008 – 2010 life drawing in the Vienna Künstlerhaus, 2011-2013 lessons in portrait drawing (Artistic Community College); 2015 lessons in oldmaster technic at Prof. Michael Fuchs, 2016/2017/2018 graduate of the Int. Academy of Hortus Niger - actionpainting at Assistant of Prof. Hermann Nitsch - Andreas Stasta. Member of the arts and culture initiative Q202. Member oft the Saatchy-Art-Gallery in London, Member of the forum of arts. Member of projects of art galeriestudio38. Drawing and painting accompany Silvia Ehrenreich since her childhood. From the beginning they provide for her a subtile form of expressing herself. Later, she is strongly committed to painting and since 2007 she also deals with the art-photography to reflect emotions, feelings and dreams and sometimes to respond critically to social conditions. Experimenting with and exploration of different techniques, styles and materials have always been important elements of her art. The writing and reciting of poems and short stories is also part of her creative process. She refuses to stop, "movement", the constant move on and the search for new ways are fundamental criteria of her artistic identity. The main motives that Silvia Ehrenreich has worked in her paintings include landscapes, trees, water, women, figural compositions and the interplay between man, architecture and environment. From the stays in the pristine waters of nature she draws her inspiration and creativity. The penchant for graphical structures (stripes and grids) have been formulated as her particular strength. She combines the waves of the water with the lines of the female body. She puts brush or pencil strokes lively and with spontaneous ease on paper or on canvas. As a contrast she also works with carefully designed and precisely defined outlines and contours. Here symmetry and ornamentation determine the layout. These two different, seemingly contradictory approaches are often combined in one plant. Her choice of color is harmonious, both tenderly application of paint in blues and greens as well as strong contrast in red and black. Figuration and abstraction, reality and fantasy blur. Numerous exhibitions, group exhibitions in Vienna, Hofburg Vienna, Art Innsbruck, Budapest, Art Seefeld Zürich, Rügen, Köln, Arte Padova, Sizilien, Art Fair Paris Louvre, Nizza, Lyon, Art Fair Antibes, Art Fair Cannes, Art Fair Ibiza, Monaco, World Art Dubai, a nomination by the Leopold Museum and duration presentations of her works are evidence of her artistic presence.

„In meiner Kunst halte ich mein Empfinden zu bestimmten Themen des Lebens fest. Mein Lebensmotto: Bewegung ist Leben - Leben ist Bewegung."

Geboren 1956 in Wien. Lebt in Wien-Leopoldstadt und in Lunz am See.

Seit 2007 Absolventin der Int. Sommerakademie Bohemia für Bildende Kunst in Prag und Kosteletz bei Mag. art. Iva Schach-Miechtner und Mag. art. Luiza Staneva,

2008 - 2010 Aktzeichnen im Wiener Künstlerhaus,

2011-2013 Portraitzeichnen an der Künstlerischen Volkshochschule Wien Lazarettgasse.

2015 Altmeisterliche Maltechnik unter Anleitung von Prof. Michael Fuchs.

2016/17/18 Aktionismus Int. Sommerakademie Hortus Niger unter Leitung von Andreas Stasta persönl. und künstl. Assistent von Prof. Hermann Nitsch.

2016/17 Tierstudien im Naturhistorischen Museum unter Anleitung von Mag.art Iva Schach

Mitglied der Kunst- und Kulturinitiative Q202, Mitglied Kunstprojekte Galeriestudio38, Mitglied Saatchi Art-Gallery London, Mitglied im Kunstforum.

Zahlreiche Ausstellungen, Ausstellungsbeteiligungen u.a. Wien Museumsquartier MQ, Sonderausstellung Barockschloss Riegersburg NÖ, Gallery Steiner Wien, Kunstsammler Ringstrassengalerien Wien, Budapest, Zürich, Deutschland/Rügen, Arte Padova, Sizilien, Nizza, Kunstmesse Paris Louvre, Art Fair Cannes, World Art Dubai, Art Fair Ibiza, Art Fair Antibes, Nominierung vom Leopold Museum und Dauer-Präsentationen ihrer Werke zeugen von ihrer künstlerischen Präsenz.

Zeichnen und Malen begleiten Silvia Ehrenreich seit ihrer Kindheit. Sie stellen für sie von Anfang an eine subtile Form dar, sich auszudrücken. Später setzt sie sich intensiv mit der Malerei auseinander, um Gefühle, Empfindungen und Träume wiederzugeben und mitunter kritisch auf gesellschaftliche Zustände zu reagieren. Das Experimentieren mit, das Ausprobieren und Ausloten von unterschiedlichen Techniken, Stilrichtungen und Materialien sind bei ihr von jeher wichtige gestalterische Elemente.

Den Stillstand lehnt sie ab, für sie sind „Bewegung“, das ständige Weitergehen und das Entdecken von Neuem wesentliche Kriterien ihres künstlerischen Selbstverständnisses.

Die Hauptmotive, die Silvia Ehrenreich in ihren Bildern bearbeitet, umfassen Landschaften, Bäume, Wasser, Frauen, figurale Kompositionen und das Zusammenspiel von Mensch, Architektur und Umwelt. Die Pinsel- oder Bleistiftstriche setzt sie schwungvoll und mit spontaner Leichtigkeit auf das Papier oder auf die Leinwand. Als Gegensatz gestaltet sie auch Werke mit streng und präzise festgelegten Umrisslinien und Konturen. Hier bestimmen Symmetrie und Ornamentik den Bildaufbau. Diese beiden unterschiedlichen, scheinbar widersprüchlichen Zugänge, einerseits das Eingrenzende, dann wiederum das Befreiende, werden von ihr oft in einem Werk vereint.

Gegenständlichkeit und Abstraktion, Realität und Phantasie verschwimmen.

500 Ehrenreich

Storia de La Principina

L’Associazione XArte La Principina nasce nel 2012 per mano di Andrea Calabrò, il quale, apre la sua galleria a Castroreale (ME) in via C. Normale, 1 in Sicilia, ne diventa il Legale rappresentante e Direttore Artistico. Il compito prefissato dall’Associazione, è sin dall’inizio, quello di occuparsi della sponsorizzazione e della cura di Artisti talentuosi e giovani nell’ambito dell’Arte contemporanea, scelti per meriti artistici, con l’intento di valorizzarli e promuoverli in tutto il territorio Italiano ed Europeo mediante progetti espositivi e di esaltarne il valore umano. L’intento, si consolida nel 2014 con la fondazione di un gruppo artistico denominato, Artisti MED (Artisti che si identificano nella mediterraneità a cui appartengono), proponendo un progetto artistico da svilupparsi nelle grandi città d’Europa. La prima città scelta fu Vienna, e l’obbiettivo, fu esattamente quello di aprire un varco, che permettesse al gruppo Med, di valorizzarsi mediante intensi scambi culturali con Artisti di altri paesi europei e con lo scopo di far sì che l’arte contemporanea diventasse sempre più un linguaggio universale e comprensibile a tutti.

In questa Terza Edizione a Vienna, La Principina, vuole consolidare la continuità di una lunga serie di esposizioni, già tenutesi in Italia ed in altre città europee quali appunto Vienna, Londra, Barcellona, Bucarest, Brudge, ecc; tutti eventi e opportunità artistiche che hanno permesso l’accrescere della qualità del proprio operato culturale: espressione artistica, ricca di potenzialità che l’uomo mediterraneo è sempre voluto esserne protagonista. L’esposizione prevista in questa terza edizione, la partecipazione di Adriana Mallano, Andrea Calabrò, Anna Mirone, Antonella Sidoti, Cetty Midolo, Elvira Sirio, Francesco Brigandì, Gina Scardino, Giovanni Pace, Giuditta Pedrini, Lucia Caccamo, Luigi Messina, Mariagrazia Cassibba, Martina Iacono, Aurora Manzella, Roswitha Schablaue, Silvana Salinaro, Silvia Ehrenreich e Umberto Maglione; tutti Artisti di spessore e interessati a migliorare la prpria rete di relazioni culturali tra Artisti e Città d’arte, persone e luoghi che comunicano importanti testimonianze di cultura artistica, e che tutt’oggi si pongono costanti promotori d’arte.

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